Non troveremo né uno scopo a livello nazionale né soddisfazione personale nella mera continuazione del progresso economico, nell'accumulare a non finire beni terreni. Non possiamo misurare lo spirito nazionale basandoci sul Dow Jones, né i risultati della nazione basandoci sul Prodotto interno lordo.
Perché del Prodotto interno lordo fa parte l'inquinamento dell'aria, fanno parte le ambulanze che liberano le nostre autostrade dopo ogni carneficina. Fanno parte le serrature speciali per le porte delle nostre case e le celle per coloro che le scassinano. Il Prodotto interno lordo comprende la distruzione delle sequoie e la morte del Lago Superiore. Aumenta con la produzione di napalm e missili e testate nucleari... Include... la trasmissione di programmi televisivi che, per vendere merci ai nostri figli, glorificano la violenza.
E se il Prodotto interno lordo comprende tutto ciò, c'è anche molto che non comprende.
Non rende conto della salute dei nostri cari, della qualità della loro istruzione, del loro piacere di giocare. E'indifferente al carattere dignitoso delle nostre fabbriche come alla sicurezza delle nostre strade. Non include la bellezza della nostra poesia o la solidità dei nostri matrimoni, l'intelligenza del nostro dibattito pubblico o l'integrità dei nostri pubblici funzionari...
Il Prodotto interno lordo non misura né la nostra intelligenza né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra erudizione, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese. Misura tutto, insomma, tranne ciò che dà valore alla vita, e può dirci tutto sull'America, tranne se siamo fieri di essere americani.
(Discorso del Presidente Robert F. Kennedy per la campagna elettorale del 1968 - riportato dal Sole24Ore del 27 agosto 2006)