giovedì, giugno 28, 2007

Maestro cerca Alunno

Ishmael racconta la storia di un uomo che trovò un originale annuncio nel suo giornale locale: "Maestro cerca alunno. Deve avere il desiderio più sincero di cambiare il mondo. Fare domanda personalmente".

Nel 1992 il romanzo Ishmael ha ricevuto il Turner Tomorrow Fellowship, un riconoscimento per gli autori che con i loro romanzi contribuiscono a trovare soluzioni per i problemi del mondo. Ho iniziato a leggerlo scettica, solo perchè un'amica me l'ha prestato. Se lo avessi visto tra gli scaffali di una libreria sarei passata oltre senza soffermarmi più di tanto.
E ora che l'ho finito non posso fare a meno di consigliare a tutti di leggerlo. O forse dovrei dire...impegnarmi a farlo leggere a più gente possibile....Non sono le idee ad essere rivoluzionarie nel libro di Quinn, ma la formula logica con cui le propone e l'assoluta semplicità dell'insegnamento finale, semplicità quasi ovvia, eppure di fronte alla quale l'osservazione più frequente è: "impossibile da realizzare"...

Liquami virtuosi

A Verolanuova, in provincia di Brescia, i liquami dei maiali riscalderanno le case, grazie a un progetto promosso alla tenuta Sandrina. Il liquame dei suini, si legge sulle pagine del quotidiano Brescia Oggi, riscalderà trecento abitazioni. L’impresa sarà possibile grazie ad un generatore a biogas destinato a produrre energia elettrica in grado di rendere autosufficiente un nascente quartiere. L’erogazione dell’energia avverrà attraverso una convenzione già stipulata con il Comune. L’impianto sarà dotato, tra l’altro, di vasche per la raccolta e “digestione” di diverse tipologie di “rifiuti”: reflui zootecnici, prodotti scaduti della catena agrocommerciale, scarti di lavorazione dell’industria di trasformazione, biomasse.
Fonte: e-gazette

mercoledì, giugno 27, 2007

Prima che tu dica "Pronto"

"Non so se quelli che sostengono queste idee ci credono o se lo dicono solo pensando di mettermi in mezzo; comunque su di me non hanno mai avuto presa perchè non possono scalfir ela mia convinzione sull'essenza delle cose. Per me ciò che conta nel mondo non sono le uniformità ma le differenze: differenze che possono essere grandi o anche piccole, minuscole, magari impercettibili, ma quel che conta è appunto il farle saltar fuori e metterle a confronto. Lo so anch'io che a passare da canale a canale l'impressione è di un'unica minestra; e so anche che i casi della vita sono stretti da una necessità che non li lascia variare più di tanto: ma è in quel piccolo scarto che sta il segreto, la scintilla che mette in moto la macchina delle conseguenze, per cui le differenze diventano notevoli, grandi, grandissime e addirittura infinite."

Italo Calvino, L'ultimo canale

martedì, giugno 26, 2007

Costruendo Babele?

"C'era una volta il centro storico di una città lombarda , vecchie case piene di stoffa e muffe, in mano quasi esclusivamente a tre famiglie (Boscain, Morosini, Tinti). Cominicarono ad affittare i locali, spazi sempre più piccoli a prezzi sempre più alti. Li potevano pagare i clandstini e i disperati. Magari i fuorilegge. Vennero i senegalesi, vennero gli albanesi, poi i cinesi, i pakistani. Stretti tra loro gli uni accanto agli altri. Questa è la caratteristica unica, forse la mondo, della Babele del Carmine (n.d.r. Contrada del camine, cuore del centro storico di Brescia): percorri una strada e fai il giro del pianeta. (...) E' cambiato tutto e ancora di più cambierà. Al Carmione, se vedi un cane o un gatto è italiano, se vedi un bambino è di uno straniero. La scuola all'ora di ricreazione sembra una pubblicità di Benetton. Al Carmine (Coppe, targhe, incisioni Benedini, Caccia e Pesca) se vedi un negozio merceologicamente superato è italiano, tutto il resto, quel che si compra e si vende davvero ogni giorno, il cibo, le stoffe, le schede telefoniche, è straniero e sottocosto. L'abbigliamento per neonati è cinese. Le onoranze funebri italiano. C'è un ristorante indiano che serve menu italiano a mezzogiorno e ci sono due lumbard che vendono abbigliamento etnico su un banco in piazza, Chi ha passato l'attività è stato pagato in contanti, parte in nero, ha sorriso e adesso critica l'immigrazione selvaggia seduto per ora a un tavolino con il conto in banca a fare da scudo. Se vuole installare il condizionatore chiama hafeez Tahir, "the best electrician" del quartiere. Il cambiamento lo vedi, lo ascolti, lo puoi perfino annusare. All'ora dei pasti salgono odori multietnici, speziati e forti. Al mercato locale le vendite di cipolle sono più che decuplicate. (....) Adesso si corre ai ripari: uina legge regionale ha limitato il numero dei phone center, si impongono restauri negli appartamenti e si controllano gli affitti, ma la legge di natura è implacabile, nel giro di dieci anni l'ultimo italiano lascerà per scelta o per decesso, la contrada al cui ingresso, ironicamente, esiste a resistere un negozio chiamato "Medinitali". E' una maledizione o una benedizione? (...) Secondo una teoria quello della torre di babele è un racconto satirico, è una satira dell'impero, che condanna l'uniformità, esalta la diversità e ci dice che è voluta da Dio, appartiene al nostro patrimonio e non si può cancellare. Qui siamo, cittadini di una contrada globale, tra tonnellate di cipolle, carne halal, massaggi relax, scarpe da cinque euro, preghiere in tutte le lingue del mondo. E così sia."
Gabriele Romagnoli, estratto da La Domenica di Repubblica, 24/06/2007

Secondo dati Istat l'88% della popolazione straniera risiede nel centro nord, ben un quarto in Lombardia, con un'incidenza del 7% sul totale dei residenti. Nella Provincia di Brescia questa quota sale al 10% e al 13% quando si considera il comune. Brescia, la città babele, ovvero la città statisticamente più multietnica d'Italia, sta pian piano digerendo i cambiamenti innescati dal suo melting pot, dove un bambino su tre nasce da genitori immigrati. E' possibile immaginare in questo scenario la società futura, come luogo di pacifica convivenza delle diversità? C'è davvero qualcosa da perdere in questo scenario? Forse quello che stiamo perdendo è il senso e le origini della nostra cultura, ma non perchè la minacciano gli altri, "i diversi", ma semplicemente per incuria, per totale noncuranza quotidiana...

martedì, giugno 12, 2007

Riva del Garda, 03/06/2007
Foto: letiziajp ©

giovedì, giugno 07, 2007

Sodalitas Social Award

Il 13 giugno alle ore 14.30 presso l'Auditorium di Assolombarda (via Pantano, 9 Milano), Sodalitas promuove il convegno "Responsabilità e Sostenibilità: una strategia per il successo", in occasione della cerimonia di premiazione della quinta edizione del Sodalitas Social Award, il Premio attribuito ogni anno alle aziende responsabili e sostenibili.
Sodalitas nasce nel 1995 grazie all’iniziativa di Assolombarda, di un gruppo di imprese, e di alcuni manager, per creare un ponte tra mondo d'impresa e nonprofit.Due gli assi lungo i quali l’Associazione opera per realizzare la propria mission: il trasferimento di cultura manageriale alle organizzazioni senza scopo di lucro, da un lato; la promozione della responsabilità sociale d’impresa dall’altro.