
Possiamo forse dire di essere cambiati? Cos'è che "era ieri" allora, cosa si è perso irrimediabilmente nelle pieghe della storia? La virtù o la pena? La speranza o il ricordo del terrore?
Enzo Biagi racconta e nella sue parole non scopro grandi verità nè false illusioni. E' un semplice uomo quello che è sorto tra le righe mentre leggevo, un uomo che tira un piccolo filo tra le vicende del suo destino, nel quale resto intrecciata, provando il dolore che lasciano le cose irrimediabilmente perdute. Una generazione di uomini che hanno creduto e hanno fatto credere che valesse la pena battersi per qualcosa di molto più grande di se stessi, la patria, il paese che i padri dovranno trasmettere ai figli. Uomini che non hanno eredi nel mio presente e mi chiedo a quali modelli poter far riferimento per discernere, capire, sviscerare la realtà.
"C'è chi sostiene che il potere dei mass-media è più forte di quello politico: non direi. Il diritto di parola ha in effetti ben poco valore se nessuno ascolta. Peggio, se si raccontano bugie, come spesso succede...però i fatti hanno una logica ineluttabile, prima o poi quello che è buono e quello che è cattivo viene fuori" (Era Ieri -Enzo Biagi p. 263)
Esistono parole che hanno il potere di arrivare lontano. Sarebbe bello se fossero sempre in mano ad uomini così.
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