mercoledì, luglio 16, 2008

Piccoli campioni d'Europa

Da Bruxelles arriva un importante riconoscimento del ruolo attivo delle banche di credito cooperativo nel favorire l'inclusione finanziaria in Europa, grazie alla solida relazione con i loro soci, clienti e comunità locali. Questa certezza è uno dei segnali più significativi emersi dal rapporto finale della Commissione Europea sulla “fornitura di servizi finanziari e prevenzione dell’esclusione finanziaria” presentato a maggio a Bruxelles. Nel rapporto le banche di credito cooperativo sono definite “organizzazioni commerciali con orientamento sociale”. In effetti, la struttura societaria delle banche di credito cooperativo definisce una mission orientata alla massimizzazione del valore per i propri soci, con numerosi esempi di iniziative attivate per contrastare l’esclusione sociale: dallo sviluppo di nuovi prodotti e servizi alla creazione di partnership per diffondere l’educazione finanziaria tra i soci. Inoltre, grazie all’appartenenza alla solida struttura a network decentralizzata, le banche di credito cooperativo riescono ad offrire servizi anche nelle aree più remote, permettendo una copertura bancaria estesa a tutti, anche al di fuori delle zone urbane. A livello Europeo le banche di credito cooperativo sono rappresentante dall’EACB (European Association of Co-operative banks). Fondata nel 1970, l’organizzazione promuove la cooperazione tra i soci e rappresenta il settore sia di fronte alle Istituzioni Comunitarie che presso la Banca Centrale Europea. Le banche di credito cooperativo a livello europeo rappresentano 47 milioni di soci, danno lavoro a 730.000 persone e hanno in media una quota di mercato del 20%.
La presa di coscienza della Commissione Europea è tanto più significativa se si considera che il modello della cooperazione di credito è stato a lungo assente dalla letteratura scientifica in materia: soltanto l'1% della ricerca economica in Europa è dedicata alle banche cooperative, nonostante rivestano un ruolo chiave nei sistemi bancari e finanziari europei.
Al proposito, la EACB ha recentemente creato un think thank europeo sul credito cooperativo, con sede a Bruxelles, che avrà lo scopo di raccogliere il materiale esistente sul tema e distribuirlo al più vasto pubblico. Nel medio periodo, l'obiettivo sarà anche quello di produrre nuove ricerche che vadano a colmare le lacune oggi esistenti e forniscano degli input rigorosi alle Istituzioni Europee e alle Organizzazioni Internazionali in sede di produzione normativa.

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