giovedì, marzo 27, 2008

Lago Titicaca e dintorni...

Mi chiedevo perchè fossi sparita per cosi tanto tempo - che silenzio! - dal mio spazio virtuale. Poi le pile di scartoffie sopra la mia scrivania mi hanno risucchiato nel torpore burocratico dei classici giorni d'ufficio. Mi sorprendo a pensare che ogni viaggio che faccio è pura energia, che viene inevitabilmente bruciata ad ogni mio ritorno, nel tentativo di assorbire lo shock culturale della me vagabonda alle prese con la me da scrivania...
Sono appena (due settimane ad essere sinceri) tornata da una nuova entusiasmante trasferta in America Latina, che finalmente mi ha portato ad esplorare posti mai visti, dall'atmosfera surreale e leggera, come quella che si respira al confine tra Bolivia e Perù, nelle acque fluide e l'aria rarefatta dei 4000 metri del lago più alto del mondo: il Titicaca.
Tra le isolette di giunchi galleggianti del mitico lago vivono ancora i discendenti di un mondo preincaico quasi dimenticato, che cercano di trovare un equilibrio - alquanto precario - tra le loro antichissime tradizioni e l'inarrestabile invasione dei turisti di turno. Il risultato è bizzarro, forse eccessivamente colorato, plasticato, inevitabilmente artificiale. Ma in fondo va bene cosi, la cultura si preserva anche nell'incontro con l'altro, soprattutto se questi altri sono turisti curiosi ma responsabili, consapevoli che il viaggio in un'altra terra - terra di altri - non andrebbe mai confuso con una gita allo zoo comunale.
La guida in barca ci ha raccontato che la storia dell’antico regno incaico tramanda la tradizione di un’organizzazione comunitaria vagamente familiare. A seconda dei livelli – statale, comunale e familiare – gli inca dividevano il popolo in MITA, MINKA, AYNI, forme di lavoro comunitario che portava la gente a mettere a disposizione la propria forza lavoro, a seconda dei casi per costruire ponti, palazzi lussuosi del sovrano o aiutare i vicini e i parenti nella raccolta stagionale del mais.
Erano gli albori dell’organizzazione cooperativa andina.
Dal 900 d.c. ad oggi il movimento cooperativo peruviano ne ha fatta di strada , affrontando sconfitte e offrendo risposte ai grandi problemi locali: esclusione economica, povertá, ingiustizia sociale. E' bello sentire di far parte anche di questo mondo...
Il trasferimento da Lima a Buenos Aires è stato veloce e umido, giusto il tempo di infilarmi nelle ultime pagine di in un libro da consigliare: Travesuras de la niňa mala, Mario Varga Llosa.

Foto: letiziajp ©

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