giovedì, febbraio 08, 2007

Cecità


...la vecchia dovrebbe essere contenta, così non dovrà condividere con altri le sue galline e i suoi conigli, dovrebbe esserlo, ma non lo è, dagli occhi ciechi le spuntano due lacrime, per la prima volta si è domandata se avesse una ragione per continuare a vivere. Non ha trovato risposta, le risposte non vengono ogniqualvolta sono necessarie, come del resto succede spesse volte che il rimanere semplicemente ad aspettarle sia l'unica risposta possibile. (
José Saramago, Cecità)


Terribile questa incursione di Saramago nel significato più profondo dell'agire umano. Perchè non descrive nessun ghetto, nessun particolare, nessun momento specifico della storia. Narra semplicemente di quella nostra fragile natura animale, quell'essere ciechi di noi stessi di cui non ci accorgiamo mai, finchè la luce rimane accesa, accessibile, fuori di noi. Ma è solo quando la luce si spegne ai nostri occhi per accendersi dentro, a mostrarci cosa siamo realmente, che l'autentica cecità ha finalmente fine...

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