venerdì, febbraio 02, 2007

Baires y Yo

Se ne è parlato tanto, i progetti che un tempo sembravano solo imprecisate utopie si stanno poco a poco concretizzando, vestendosi di date, azioni, partenze. L’Argentina, terra distante, sta generando aspettative. E come sempre alla vigilia di un grande viaggio, l’immaginazione si mette in moto per anticipare i contorni del paesaggio, il suono della lingua, le architetture e i colori della capitale. Io mi porto dentro l’esperienza di un anno trascorso tra Buenos Aires e le interminabili e polverose strade dell’interno del paese, ed oggi, alla vigilia di un nuovo ritorno, mi chiedo cosa ritroverò dell’Argentina che ho lasciato, esattamente un anno fa.
I giornali parlano da tempo di una ripresa stupefacente. E' il terzo anno consecutivo che la crescita dell’Argentina prosegue costante, ad una media del 9%. La disoccupazione è diminuita, le esportazioni aumentate, le principali riforme del sistema finanziario già in atto. All’indomani della crisi del 2001 si era parlato di positivo rimbalzo congiunturale, dovuto alla svalutazione del peso rispetto al dollaro. Oggi i numeri parlano di una crescita che si va consolidando e di una società che finalmente prende fiato. Ma è davvero così?

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