giovedì, giugno 08, 2006

Di cosa parliamo quando parliamo d'amore

"Se siamo fortunati, non importa se scrittori o lettori, finiremo l’ultimo paio di righe di un racconto e ce ne staremo seduti un momento o due in silenzio…magari il nostro cuore e la nostra mente avranno fatto un piccolo passo in avanti rispetto a dove eravamo prima. La temperatura del nostro corpo sarà salita o scesa di un grado. Poi, dopo aver ripreso a respirare regolarmente ci ricomporremo, ci alzeremo e, creature di sangue caldo e nervi, come dice un personaggio di Cechov, passeremo alla nostra prossima occupazione: la vita. Sempre la vita.” Raymond Carver

Scrittore essenziale, tagliente e terribile nella semplicità con cui descrive anche la realtà più piccola nei suoi minimi dettagli. Estremamente umano lo sguardo di Carver, che mai giudica, mai propende, soltanto occupato a fotografare gli uomini e bravissimo ad intrappolare nelle sue fotografie anche tutti i sentimenti che sempre, inevitabilmente, ci aleggiano intorno, come ombre.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

E io che sono da tre mesi oramai sullo stesso libro, scarabocchiandolo per ricordare i ragionamenti che mi ha evocato e provare a non dimenticarli.
Mi hai fatto un favore, strappandomi per un attimo alle solite, infinite questioni a dodici stelle, e facendomi cercare Richard Carver in google (a quando l'esordio nei nostri vocabolari del verbo googlare?)
Ne sono venuti fuori un professore d'informatica, un militare discendente di Wellington, un architetto, un regista, un soldato della rivoluzione americana che fa richiesta di una pensione. Spero che l'abbia ottenuta. Nel 1830, per un anziano reduce, la vita non doveva essere facile...

Letizia ha detto...

Raymond stellina, Raymond Carver!

Il solito puntiglioso, certo che con te non mi può sfuggire niente eh?

:)

spero che la tu agiornata sia piena di sole

Andrea Cabassi ha detto...

Uno dei miei scrittori preferiti e punto di riferimento. Ho adorato "Vuoi star zitta per favore?". E poi era amico di Murakami (il mio scrittore preferito di sempre), che lo ha anche tradotto. Ah, basta connessioni per stasera! :P