martedì, novembre 27, 2007
Nave...fuori dal mare
Per fortuna ci pensa sempre il mio "gruppo spalla" ad alfabetizzarmi la memoria, e allora dietro l'entusiasmo ho capito anche il perché dello stupore. Scopro che Mark Ford è il famosissimo chitarrista americano che si è permesso il lusso di suonare nei Black Crows e con Ben Harper per poi abbandonarli entrambi, per lanciarsi proprio in questi giorni in una tourné italiana a dir poco bizzarra, sia per la composizione picassiana dalla band che per la scelta originale delle location.
Appunto, la location, e veniamo allo sgomento sghignazzante dei miei accompagnatori. Nave è un comune di 10.000 abitanti situato nella Valle del Garza, insomma, Provincia di Brescia. E il Teatro San Costanzo è nientemeno che il teatro dell'Oratorio di Nave, di quelli con le poltroncine blu di velluto, il doppiopalco per gli spettacoli di Natale degli scout e il bar subito fuori gestito dalla perpetua di turno, che vende patatine, golosine e coca cola a prezzi calmierati. Domenica sera avevano anche la birra, non si sa se per politica fissa o se hanno fatto un'eccezzione vista l'occasione.
Insomma, uno spettacolo..surreale...Mark Ford, lo stesso che accompagnava i virtuosismi di Ben H. in un magico luglio di poco tempo fa, al ritmo di Welcome to the Cruel World, domenica sera ha portato la sua famosissima chitarra fino al Teatro parrocchiale di Nave, dove la sua faccia sulla locandina era stata appiccicata sopra agli orari della programmazione di Ratatouille e a fianco del recital di fine anno. Come a dire che anche nei posti più impensabili, quando pensi che sei finito a vivere in una landa desolata, basta guardarsi bene attorno per trovare perle rare a prezzi decisamente onesti. E che in fondo non importa tanto il tempo, lo spazio o il prestigio di chi ti accompagna, ma la passione che ti muove nella vita.
Fonte Foto
martedì, novembre 20, 2007
Prima l'uovo o la gallina?
Il conflitto armeno-azerbaigiano sorto sul territorio del Nagorno-Karabakh (1991 - ...) ha portato allo scellerato assassinio della popolazione azera che viveva in Armenia, una ferocia che ha portato all'esilio dai luoghi natii più di 300mila azeri. Desideriamo precisare anche che, quale conseguenza dei pogrom commessi dagli armeni nella città azera di Khodjaly, sono state assassinate decine di migliaia di persone innocenti: bambini, donne e anziani, con la totale distruzione della stessa città! E' stato a tutti gli effetti un genocidio nei confronti del popolo azero. (...) Purtroppo però l'Armenia a assunto una posizione fermamente contraria alla soluzione costruttiva del problema, creando cosi una forte instabilità in tutta l'area Transcaucasica. (Emil Karmov, Ambasciatore dell'Azerbaigian, da Internazionale 19/10/2007)
La Commissione affari esteri della camera dei rappresentanti americana ha approvato una risoluzione che riconosce il genocidio degli armeni tra il 1915 e il 1917 all'epoca dell'Impero Ottomano. Il testo, che sarà ora sottoposto all'intera assemblea, è stato approvato nonostante l'opposizione del presidente Bush. Il governo turco ha minacciato ritorsioni, mentre il parlamento ha dato il via libera alle operazioni nel nord dell'Iraq contro i ribelli curdi. (Schiaffo ad Ankara, da Internazionale del 19/10/2007)