Buenos Aires, 22-o4-2007
Foto: letiziajp ©
"Reescribí todos los cuentos otra vez desde el principio en ocho meses febriles en los que no necesité preguntarme dónde terminaba la vida y dónde empezaba la imaginación...la escritura se me hizo entonces tan fluida que a ratos me sentía escribiendo por el puro placer de narrar, que es quizás el estado humano que más se parece a la levitación" Gabriel Garcìa Marquez, Doce cuentos peregrinos
1 commento:
"Piove"
Certi giorni questo viaggio
sembra non finire mai
ma se guardo alle mie spalle
non ho perso molto sai
Non c'é tempo per pentirsi
tutto appartiene a ieri
quanti ladri, quanti amanti
troppo santi, troppo eroi
Non si può tornare là
Ma se guardi l' orizzonte
sei a metà del viaggio ormai
non ti importa della gente
cerchi l' immoralità
Ad un tratto il tuono e il lampo
squarcia il cielo sopra me
tutti nelle loro tane
muore l' elettricità
Giace inferma la città
Mentre piove, piove
son felice perché
lava queste strade
entra dentro me
E tu uomo intelligente
non puoi farci niente sai
la sua forza é un istante
può schiacciarti se vorrà
E l' odore dell' asfalto
l' erba, i fiori, il vento che
mi vien voglia di spogliarmi
voglio che entri dentro me
E distrugga ciò che può
Mentre piove, piove
son felice perché
lava queste strade
entra dentro me
Non si può tornare là
Mentre piove, piove
son felice perché
lava queste strade
entra dentro me.
(Timoria)
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