martedì, febbraio 27, 2007

Pochi mobili infarinava la luna: un tavolino, un rustico canterano a tre cassetti dipinti di un viola che il chiarore anneriva, una poltrona ricoperta di sbiadita stoffa marrone, e dietro, sulla parete, il rustico scaffale dove si accalcavano file di libri... Ogni bacio mi feriva, mi lacerava, ma non come una pietra che infrange vetri, bensì come un ciottolo che cadendo nell’acqua provoca cerchi concentrici, e io nuotavo disperato, prigioniero nelle areole della frenesia, per salvarmi davo bracciate verso una sponda irraggiungibile e, al tempo stesso, desideravo che i cerchi concentrici non finissero, non finissero mai, consapevole, tuttavia, che ogni pietra è momentanea, ogni minuto fugace, ogni gioia passeggera, e che poi non rimane memoria sull’acqua.

(Manuel Scorza, La danza immobile)

1 commento:

Anonimo ha detto...

"Did I disappoint you?
Or leave a bad taste in your mouth?
You act like never had love
And you want me to go without

Well it's too late tonight
To drag the past out into the light
We're one, but we're not the same
We get to carry each other... carry each other
....
....
....
One love, one blood
One life, you got to do what you should
One life, with each other
Sisters, brothers
One life, but we're not the same, we get to
Carry each other, carry each other..."

(U2 - One -)