martedì, novembre 07, 2006

Niños de América Latina

"Entro la fine del 2006 dovrebbe arrivare al senato federale argentino il testo di un progetto di legge per alzare l’età lavorativa minima da 14 a 15 anni, o a 16 se il parlamento aumenterà gli anni di scuola dell’obbligo. Un’iniziativa lodevole, ma non abbastanza incisiva per contrastare l’enorme diffusione del lavoro minorile in tutto il paese.
Secondo le statistiche del ministero del lavoro, il numero di bambini argentini sotto i 14 anni costretti a lavorare è cresciuto del 600 per cento negli ultimi otto anni, passando da 250mila a un milione e mezzo. Dalla Patagonia ai confini con l’Uruguay, bambini e bambine lavorano, soprattutto nei campi, con attrezzi pericolosi e sostanze tossiche. Raccolgono noci usando dei bastoni, trasportano frutta impregnata di pesticidi o si prendono cura del bestiame.
A Buenos Aires si calcola che siano giovanissimi almeno quattromila degli ottomila cartoneros che attraversano la città di notte per recuperare dalla spazzatura materiale da rivendere alle cartiere. Nelle zone di frontiera del nord la prostituzione minorile coinvolge 3.500 bambine e adolescenti, spesso sfruttate dai loro stessi familiari. In quelle regioni il 68 per cento dei minori di 14 anni vive in miseria."

Pagina 12,
25 agosto 2006

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